Per il nostro approfondimento dedicato al mondo degli arbitri, oggi abbiamo avuto il piacere di scambiare due parole con Alberto Colosio, da anni fischietto nel mondo Csi.
“Ho iniziato ad arbitrare venticinque anni fa” – esordisce l’arbitro – “La passione per il calcio c’è sempre stata, ho amato e amo tutt’ora questo meraviglioso sport. Chiaramente, come tutti i ragazzini, l’ho praticato ma con scarsi risultati e ho preferito virare su altro …”.
“Mi sono capitate tantissime belle cose in questi anni” – prosegue Colosio – “Per me, arbitrare è passione e divertimento allo stato puro. Se penso ad un episodio in particolare è sicuramente questo: in passato, dopo non aver concesso un rigore per il fallo commesso da un portiere, proprio l’estremo difensore autore del fallo, è venuto da me proclamandosi autore del fallo stesso dicendomi di concedere il rigore alla squadra avversaria, è stato un gesto di estrema sportività che mi ha colpito molto”.
In passato hai arbitrato anche ad undici … “si, esattamente, ho iniziato ad undici e devo dire che, rispetto al calcio a sette, vi sono tantissime differenze. In primis il fuorigioco che, a sette, è presente solo in area piccola sulle palle inattive, nel calcio a undici devi stare attentissimo, soprattutto nelle categorie più basse dove non ci sono i guardalinee. Nel calcio a sette c’è più contatto in quanto il campo è piccolo, è più facile stare vicini all’azione ma bisogna essere presenti e farsi rispettare soprattutto perché il gioco può risultare molto spezzettato”.