È una delle realtà più longeve del calcio a 7 bresciano, dal 1998 presenzia con costanza tra campionati Csi e Anspi e ha appena staccato il pass per le finali di Bellaria. Stiamo parlando dell’Oratorio Padergnone e, più nello specifico, della squadra vincitrice della Coppa di Lega Anspi, quella guidata da mister Francesco Gelmini, che abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva per Calcioa7.com.
“Rispetto all’anno scorso la squadra era molto più competitiva. Tanti ragazzi che hanno smesso a undici si sono aggiunti alla rosa. Fondamentale è stata la presenza di Roberto Guerini, ex giocatore di Eccellenza e Promozione. Ha quarantadue anni, ha trasmesso a tutti i giovani serietà ed esperienza. Ci ha dato quella spinta in più. Per vincere le partite non basta essere bravi, bisogna anche capire i momenti. In questo Roberto ci ha dato una grossa mano”.
“Il gruppo ha fatto la differenza” – prosegue Gelmini – “i ragazzi sono amici anche fuori dal campo e questo ci ha aiutato ad essere una squadra forte, sia tecnicamente che mentalmente. Lo sport dev’essere un momento di divertimento e spensieratezza, ma ricordiamoci sempre che si concorre per un obiettivo, anche se a livello amatoriale”.
La ciliegina sulla torta è stata la vittoria della Coppa, con conseguente qualificazione alle finali di Bellaria. “Ci siamo tolti una grandissima soddisfazione. In Coppa ci siamo presi la rivincita su squadre che in campionato ci sono arrivate davanti. L’apice è stato raggiunto in semifinale con la vittoria ai danni del Pro Mella. Gli avversari, sulla carta, erano più forti di noi. A cinque minuti dalla fine eravamo sotto 4-2, siamo riusciti a pareggiare e portarla ai supplementari. Durante l’extra time abbiamo segnato il 5-4. A quel punto gli avversari hanno sbagliato un rigore e sulla ripartenza successiva abbiamo allungato sul 6-4, è stato bellissimo”.
Vittoria della Coppa che vuole dire Bellaria. “Si, andremo a disputare le finali dal 5 all’8 settembre. Mi aspetto tanto divertimento, chiedo ai ragazzi di godersi l’evento. La testa dev’essere orientata al fatto di vivere un’esperienza diversa dalla routine della vita quotidiana”.
Un percorso fantastico che, tuttavia, non è stato rose e fiori. “Ad inizio anno abbiamo avuto delle difficoltà, qualche ragazzo ci ha mollati, ma chi è rimasto ha fatto gruppo e la squadra si è compattata. Abbiamo trascorso un mese difficile, le cose non sembravano andare bene, fortunatamente ci siamo rinsaldati. Le amicizie hanno fatto la differenza. Abbiamo subito diversi infortuni, abbiamo sofferto tanto ma chi c’era ha tenuto duro e, a distanza di mesi, posso dire che ne è valsa la pena”.
In conclusione, un affondo sulla società Padergnone. “Qualche anno fa eravamo affiliati con il Chievo Verona, poi è successo quello che è successo. Da un anno siamo legati alla Feralpisalò. L’idea è quella di cerca di migliorare il più possibile il gruppo di allenatori fornendo una formazione costante. Vogliamo dare il miglior servizio possibile ai tesserati. Non abbiamo tanta disponibilità economica ma quella che c’è viene investita sulla formazione. Cerchiamo di attingere il più possibile dalla Feralpisalò per migliorare. Il Padergnone c’è dal 1998, negli ultimi dieci anni siamo cresciuti molto come organico, contiamo su cento atleti divisi in varie categorie, con i ragazzini arriviamo all’Under 12. Non è scontato avere tante persone che, gratuitamente, dedicano tempo ed energia a questa società. Gli sforzi per tenere insieme il tutto sono tanti ma le soddisfazioni sono moltissime. Il Csi ci ha premiato con il “Discobolo d’oro” e questo per noi è motivo di grande orgoglio”.
Andrea Scotti